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giovedì 28 febbraio 2013

Cancro al seno...i piccoli e semplici passi per fare prevenzione.

E' notizia recente l'annuncio della popolare cantante Anastacia di essere costretta ad annullare il suo tour, previsto da aprile in poi, a causa del ripresentarsi del cancro al seno, che già 10 anni fa l'aveva colpita e costretta a stare lontano dal suo grande amore: la musica.
Abbiamo deciso di parlarvi di questa malattia perchè siamo convinte che fare prevenzione sia decisamente importante e che, purtroppo, nessuno di noi è immune dal cancro.
Vogliamo , in particolare, spiegarvi di cosa si tratta,quali possono essere i sintomi ed i modi per fare prevenzione.
Ricordiamo che l'AUTOPALPAZIONE è un dovere verso noi stesse ed il nostro benessere, il primo step per fare una diagnosi precoce.
Non essendo medici, abbiamo attinto informazioni dal sito dell'AIRC.
       
                                                   Tumore al seno


Cos'è

Il seno è costituito da un insieme di ghiandole e tessuto adiposo ed è posto tra la pelle e la parete del torace.
In realtà non è una ghiandola sola, ma un insieme di strutture ghiandolari, chiamate lobuli, unite tra loro a formare un lobo.  In un seno vi sono da 15 a 20 lobi. Il latte giunge al capezzolo dai lobuli attraverso piccoli tubi chiamati dotti galattofori (o lattiferi).
Il tumore del seno è una malattia potenzialmente grave se non è individuata e curata per tempo. È dovuto alla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria che si trasformano in cellule maligne.
Ciò significa che hanno la capacità di staccarsi dal tessuto che le ha generate per invadere i tessuti circostanti e, col tempo, anche gli altri organi del corpo. In teoria si possono formare tumori da tutti i tipi di tessuti del seno, ma i più frequenti nascono dalle cellule ghiandolari (dai lobuli) o da quelle che formano la parete dei dotti.


Sintomi

In genere le forme iniziali di tumore del seno non provocano dolore.  Uno studio effettuato su quasi mille donne con dolore al seno ha dimostrato che solo lo 0,4 per cento di esse aveva una lesione maligna, mentre nel 12,3 per cento erano presenti lesioni benigne (come le cisti) e nel resto dei casi non vi era alcuna lesione.
Il dolore era provocato solo dalle naturali variazioni degli ormoni durante il ciclo.
Da cercare, invece, sono gli eventuali noduli palpabili o addirittura visibili. La metà dei casi di tumore del seno si presenta nel quadrante superiore esterno della mammella.
Importante segnalare al medico anche alterazioni del capezzolo (in fuori o in dentro), perdite da un capezzolo solo (se la perdita è bilaterale il più delle volte la causa è ormonale), cambiamenti della pelle (aspetto a buccia d'arancia localizzato) o della forma del seno.
La maggior parte dei tumori del seno, però, non dà segno di sé e si vede solo con la mammografia (nella donna giovane, tra i 30 e i 45 anni, con l'aiuto anche dell'ecografia).

Diagnosi

Il cancro del seno viene diagnosticato con la mammografia (nella donna giovane, tra i 30 e i 45 anni, con l'aiuto anche dell'ecografia).
L'eventuale identificazione di noduli o formazioni sospette porta in genere il medico a consigliare una biopsia, che può essere eseguita direttamente in sala operatoria o in ambulatorio con un prelievo mediante un ago inserito nel nodulo.
In tal modo si analizzano le cellule e si può stabilire con certezza la natura della malattia.

Chi è a rischio

Vi sono diversi fattori di rischio per il cancro al seno, alcuni dei quali prevenibili.
L'età : più dell'80 per cento dei casi di tumore del seno colpisce donne sopra i 50 anni.
La familiarità : circa il 10 per cento delle donne con tumore del seno ha più di un familiare stretto malato (soprattutto nei casi giovanili).
Vi sono anche alcuni geni che predispongono a questo tipo di tumore: sono il BRCA1 e il BRCA2. Le mutazioni di questi geni sono responsabili del 50 per cento circa delle forme ereditarie di cancro del seno e dell'ovaio.
Gli ormoni: svariati studi hanno dimostrato che un uso eccessivo di estrogeni (gli ormoni femminili per eccellenza) facilitano la comparsa del cancro al seno. Per questo tutti i fattori che ne aumentano la presenza hanno un effetto negativo e viceversa (per esempio, le gravidanze, che riducono la produzione degli estrogeni da parte dell'organismo, hanno un effetto protettivo).
Le alterazioni del seno, le cisti e i fibroadenomi che si possono rilevare con un esame del seno non aumentano il rischio di cancro. Sono invece da tenere sotto controllo i seni che alle prime mammografie dimostrano un tessuto molto denso o addirittura una forma benigna di crescita cellulare chiamata iperplasia del seno.
Anche l'obesità  e il fumo  hanno effetti negativi.

Prevenzione

È possibile ridurre il proprio rischio di ammalarsi con un comportamento attento e con pochi esami di controllo elencati più sotto.  È bene fareesercizio fisico  e alimentarsi con pochi grassi e molti vegetali  (frutta e verdura, in particolare broccoli e cavoli, cipolle, tè verde e pomodori).
Anche allattare i figli  aiuta a combattere il tumore del seno, perché l'allattamento consente alla cellula del seno di completare la sua maturazione e quindi di essere più resistente a eventuali trasformazioni neoplastiche.
La mammografia  è il metodo attualmente più efficace per la diagnosi precoce. L'Osservatorio nazionale screening, dipendente dal Ministero, suggerisce una mammografia ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età, ma la cadenza può variare a seconda delle considerazioni del medico sulla storia personale di ogni donna. Nelle donne che hanno avuto una madre o una sorella malata in genere si comincia prima, verso i 40-45 anni.
L'ecografia  è un esame molto utile per esaminare il seno giovane, dato che in questo caso la mammografia non è adatta. Si consiglia di farvi ricorso, su suggerimento del medico, in caso di comparsa di noduli.
La visita: è buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o un medico esperto almeno una volta l'anno, indipendentemente dall'età.
L'autopalpazione: è una tecnica che consente alla donna di individuare precocemente eventuali trasformazioni del proprio seno. La sua efficacia in termini di screening è però molto bassa: questo significa che costituisce un di più rispetto alla sola visita e alla mammografia a partire dall'età consigliata, ma non può sostituirle.

Autopalpazione

L'autopalpazione è un esame che ogni donna può effettuare comodamente a casa propria: permette di conoscere profondamente l'aspetto e la struttura normale del seno e quindi di poter cogliere precocemente qualsiasi cambiamento. L'esame si svolge in due fasi:
  • l'osservazione permette di individuare mutazioni nella forma del seno o del capezzolo,
  • la palpazione può far scoprire la presenza di piccoli noduli che prima non c'erano.
Quando si parla di autopalpazione si pensa solo a un esame per la ricerca di noduli nella ghiandola mammaria, ma in realtà grazie a questo esame possono emergere altri segnali che devono spingere a consultare un medico, come retrazioni o cambiamenti della pelle, perdite di liquido dai capezzoli e cambiamenti di forma della mammella.
A partire dai 20 anni l'esame può essere effettuato una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo. Rispettare questi tempi è importante perché la struttura del seno si modifica in base ai cambiamenti ormonali mensili, e si potrebbero di conseguenza creare, in alcuni casi, confusioni o falsi allarmi.
È bene ricordare che, oltre agli ormoni, anche l'età, il peso corporeo, la familiarità e l'uso di contraccettivi orali influenzano la struttura del seno che, a volte, specialmente nelle donne giovani, si presenta particolarmente densa e difficile da valutare correttamente con l'autoesame.
Tra i 40 e i 50 anni l'incidenza (cioè i numero di nuovi casi) del tumore del seno aumenta in modo rapido e costante e quindi le donne in questa fascia di età non possono rinunciare all'autopalpazione come strumento di prevenzione. Con il sopraggiungere della menopausa, l'esame può essere eseguito indifferentemente in qualunque periodo del mese e deve essere effettuato con regolarità anche e soprattutto dalle over 60 poiché il picco di incidenza (numero di nuovi casi) del tumore del seno si colloca proprio tra i 65 e i 70 anni.
L'autopalpazione rappresenta un primo strumento di prevenzione del tumore del seno, ma da sola non può bastare e deve essere abbinata, a partire dai 45-50 anni, o anche prima in caso di familiarità o alterazioni, a visite senologiche ed esami strumentali più precisi come ecografia o mammografia.





Make up wish list

Abbiamo pensato di creare una sorta di "lista dei desideri"di  prodotti per il make up che ,in questo momento di transizione tra l'inverno e la primavera, più ci incuriosiscono. 
Alcuni di essi speriamo di poterli acquistare e testare quanto prima, altri invece rimarranno nascosti nel cassetto dei sogni almeno per un altro pò ;)

                            Gel Effect Nail Polish ... effetto gel senza lampada UV


Tinta per labbra di YSL


Cipria trasparente HD Make up forever


Burt's bees lip balm

 OmbrettoLuminys silk 400 di Pupa
Fondotinta pro longwear di MAC Cosmetics

Bioderma- acqua micellare struccante

Kiko palette- collezione primavera 2013




Crema per il contorno occhi...come sceglierla?

Si dice spesso che "gli occhi sono lo specchio dell'anima" ma sappiamo come valorizzarli?




Il make up è un valido alleato per nascondere occhiaie ed imperfezioni che, spesso, rendono il nostro sguardo spento e stanco. 
Tante ore passate al computer, insonnia, fumo e cattiva alimentazione possono creare orribili ombre e rughette che il trucco sicuramente non può eliminare.
E' importante sottolineare che avere cura del proprio contorno occhi, così come del viso e del corpo, è un gesto d'amore verso noi stesse.
Spesso la zona perioculare è trascurata; molte di noi pensano che stendere un velo di crema, la stessa che usiamo per il resto del volto, possa idratarla a dovere. Niente di più sbagliato!

Innanzitutto,il contorno occhi è un'area del volto  che è molto studiata, discussa e trattata sia nel mondo della cosmesi, come anche nel mondo della medicina estetica.
Si tratta di una zona soggetta a molte sollecitazioni sia per il fatto che proprio qui si creano continuamente delle contrazioni muscolari, date dall'espressione delle nostre emozioni, sia per agenti esterni, come il trucco, esposizione al sole, e così via.
La pelle è decisamente più sottile e soggetta più facilmente a secchezza.
Trattare il contorno occhi con una crema specifica è un buon modo per alleviare i segni di stress e di stanchezza.

In cosmesi esistono diverse creme, gel e sieri che svolgono egregiamente il loro compito. Occorre capire quale prodotto fa per noi, chiedendo consigli ad un esperto visagista o ad un medico estetico, in caso di pelle problematica.


Quando iniziare ad applicare la crema per il contorno occhi?
Almeno tra i 23 e i 25 anni occorrerebbe iniziarne l'applicazione e proseguire vita natural durante, adeguando i prodotti all'età e alle esigenze della pelle.

Qual è la differenza tra crema, gel e siero?


Creme: sono molto ricche di sostanze anti età e sono adatte sia da mettere di giorno che di sera. Sono particolarmente indicate quando si ha l’esigenza di effettuare un leggero massaggio in questa zona, ad esempio in caso di presenza di occhiaie e borse per drenare i liquidi in eccesso.
  Gel: è una formulazione fresca e leggera che si assorbe abbastanza facilmente. Per questo motivo è spesso consigliata di giorno, quando si è di fretta e si desidera un prodotto di semplice e rapido utilizzo.
  Sieri: i sieri hanno la particolarità di avere una consistenza molto fluida e di contenere grandi quantità di ingredienti attivi che penetrano facilmente attraverso la pelle, dando risultati subito visibili. Questa tipologia di prodotti, proprio perché facilmente assorbibili, non consentono un massaggio prolungato.
E' vero che i prodotti per il contorno occhi sono più cari delle creme viso?
Verissimo! Il costo elevato rispetto alle creme viso si spiega in funzione del contenuto. Un buon contorno occhi è appositamente studiato per trattare la zona perioculare, evitando quindi possibili disturbi agli occhi (irritazioni, allergie ecc) ed è caratterizzato da formulazioni ad alta concentrazione di ingredienti nutrienti, anti-age ed  idratanti.
Dove comprare un buon contorno occhi?
E' opportuno rivolgersi alle farmacie di fiducia oppure recarsi in profumerie che vendono ottimi prodotti cosmetici (Sephora, La Gardenia, Limoni, Douglas...giusto per citarne qualcuno).
Vista la particolare sensibilità della zona perioculare, sarebbero da evitare prodotti da supermercato, per scongiurare qualsiasi disturbo dovuto a sostanze non proprio salutari che spesso vengono aggiunte alle creme per amplificarne gli effetti. In ogni caso è bene assicurarsi che si tratti sempre di prodotti oftamologicamente testati.

ABBIAMO TESTATO PER VOI:
Planter's siero occhi effetto lifting all'aloe vera

Si tratta di un prodotto molto leggero e fresco, che dona immediatamente un piacevole effetto tensore. Va applicato mattina e sera con massaggi leggeri e circolari, l'ideale sarebbe picchiettare il prodotto per permettere di entrare rapidamente nell'epidermide. Lo riteniamo un prodotto particolarmente adatto per le pelli giovani, in particolare per le under30. Il costo è medio-basso: 19€.

Galènic Nectalys  trattamento occhi anti-fatica

A base di estratti mandarino, fico e pesca, è un valido prodotto per pelli giovani. Attenua le prime rughe e le occhiaie, decongestiona e dona freschezza allo sguardo. La sua formulazione permette un rapidissimo assorbimento e ne basta davvero poco! Il costo è medio: 26.50€ per un flaconcino.


Disclaimer: il contenuto di questo post è frutto di esperienze personali ed informazioni prese da internet. Non si tratta di consigli medici, anzi, raccomandiamo per qualsiasi dubbio di rivolgersi agli esperti di settore.
Nessun compenso ricevuto per i prodotti \aziende citate.