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venerdì 27 febbraio 2015

Dior Nude Air Serum: provato per voi!

Trovare il fondotinta più adatto alle nostre esigenze non è un'impresa facile.

Prima di sceglierne uno e procedere all'acquisto, è assolutamente necessario testarlo sulla propria pelle, anche se leggere le recensioni che vengono di volta in volta pubblicate sul web è sempre un'ottima base di partenza per approdare alla scelta finale.
Dopo anni di fondotinta "pesanti", nella convinzione che più coprente è più la pelle sembra perfetta, finalmente le case cosmetiche hanno optato per nuove formulazioni leggere, talmente tanto che sembra di non indossare nulla sul viso, ma al tempo stesso uniformano l'incarnato e coprono le tanto odiate"vergogne".

Le case cosmetiche più famose hanno dato il meglio di loro, soprattutto negli ultimi mesi, immettendo nel mercato dei fondotinta dalla consistenza super leggera, spesso acquosa, assicurando, allo stesso modo, coprenza e traspirazione della pelle.

Oggi abbiamo scelto di parlarvi del fondotinta Dior Nude Air Serum, uno dei migliori fondotinta in circolazione in questo momento.
Il fondotinta Dior Nude Air si presenta sotto forma di siero, da lì il nome, in un'elegante confezione in vetro dotata di un applicatore che permette di prelevare il prodotto con un vero e proprio contagocce.
La consistenza ultra-fluida non deve trarre in inganno: basta , infatti, una goccia di prodotto per parte del viso (fronte, guancia sx, guancia dx e mento) da applicare direttamente con le dita, picchiettando sulla pelle il prodotto fino al completo assorbimento.
L'effetto è super naturale, non stratificante, luminoso ma allo stesso tempo anti-lucidità.
Sono disponibili 6 colorazioni: beige clair, pèche, beige moyen, beige apricot, miel e beige foncè, acquistabili nelle migliori profumerie, in particolare Sephora e Douglas.
Certo, per coprire eventuali macchie o brofoletti, dovrete aiutarvi con un altro pò di prodotto da applicare direttamente con un pennellino nella zona interessata.
Il costo di questo fondotinta Dior è decisamente alto, ben 45,90€, ma ne basta davvero poco per avere un risultato più che soddisfacente.



sabato 14 febbraio 2015

50 sfumature di grigio...nel guardaroba

Care amiche e amici,
con questo post non vogliamo assolutamente parlare del film Cinquanta sfumature di grigio, tratto dall'omonimo best seller, sul quale risparmiamo i commenti.

Pensiamo, piuttosto, al grigio ,che è un vero passepartout, il più utile e versatile nella palette di colori di tendenza in questo 2015.

Nato dall'unione del bianco e del nero, il grigio viene distinto dall'occhio umano in circa 16 livelli. Inoltre, viene considerato il colore che rappresenta l'equilibrio e , contrariamente a quanto si pensa generalmente, è uno dei colori più versatili e chic da indossare nei mesi freddi.

Chiaramente, per ottenere uno stile personale e non anonimo ,occorre saper ben mixare i capi grigi con quelli colorati.

A seguire, vi mostreremo alcuni esempi.

Gli abbinamenti più classici: grigio\blu, grigio\nero, grigio\bianco




Gli abbinamenti più audaci: grigio\giallo, grigio\rosso, grigio\camel





E voi, quale sfumatura di grigio preferite? Perla, Fumo di Londra, Antracite, Lavagna, Ardesia, Argento?
Siamo curiose di scoprire i vostri gusti...fateci sapere!


venerdì 6 febbraio 2015

Abiti di Zara in vendita nei siti cinesi: ecco cosa abbiamo scoperto.

Zara, noto marchio di abbigliamento spagnolo del gruppo Inditex, è da molti anni uno dei brand low cost tra i più amati dalle donne, e ormai anche dagli uomini, di tutto il mondo.
Il segreto del successo risiede nel proporre alla clientela delle linee di abbigliamento di tendenza, ispirate fedelmente ai trend di stagione, a prezzi contenuti.
Dalla linea sobria e raffinata adatta all'ufficio a quella rock chic per il tempo libero, passando per la collezione Trf adatta ai più giovani, molteplici sono i gusti in fatto di moda che il brand riesce egregiamente a soddisfare.
Complice la crisi economica ed il budget ridotto all'osso per le spese non necessarie, anche fare acquisti in una catena low cost come questa può dare qualche problema al portafogli.
Cedere alle lusinghe di altri brand che propongono prezzi più allettanti rispetto a quelli di Zara, a discapito della qualità dei materiali e del buon gusto nelle linee, è un passo che ogni fashion victim si rifiuta categoricamente di fare. Chi scrive, del resto, ne sa qualcosa.
Ma cosa succederebbe se un giorno, girovagando in internet, vi imbatteste  in uno di quegli interessanti siti di abbigliamento made in China ed incominciaste a riempire la shopping cart di quegli stessi capi di abbigliamento che qualche settimana prima avevate adocchiato proprio da Zara?
Ebbene sì, Zara vende molti capi che è possibile trovare in siti come www.sheinside.com , triplicando o, addirittura, quadruplicando il prezzo.
Dai vestiti alle blouses, dai cappottini alle giacche, passando per gonne e pantaloni, sono numerosissimi i capi cinesi rivenduti in negozio. La differenza è pressoché data dalla presenza dell'etichetta Zara nei capi venduti in negozio, rispetto a quelli del sito cinese che spesso presenta un'etichetta della stessa forma ma con una scritta diversa, per il resto nulla di differente.
Dopo aver adocchiato i capi replica, abbiamo deciso di procedere all'acquisto per toccare con mano la reale differenza tra i prodotti acquistati nel sito cinese e quelli visti da Zara.
Ecco il nostro ordine:
E questi sono 2 dei capi che rientravano nella collezione primaverile di Zara dello scorso anno:

 
Entrambi sono stati pagati circa 1\3 del prezzo proposto in negozio ed entrambi sono identici a quelli proposti dal noto brand. L'unica differenza riscontrata sta nell'etichetta che manca del marchio "Zara".
Smaltito l'entusiasmo iniziale per aver scoperto di avere un maggiore potere d'acquisto scegliendo di comprare i capi desiderati nel sito cinese, a fronte di un accettabile servizio di consegna avvenuto 20gg dopo l'ordine, è stato d'obbligo chiedere spiegazioni direttamente al brand spagnolo.
Non che sia una scoperta l'apprendere che tutti i capi delle catene low cost sono prodotti nei paesi in cui il costo della manodopera è molto basso (Cina, Pakistan, Turchia ecc...), ma perchè non pretendere, quantomeno, l'esclusività di ciò che si acquista a prezzi che di anno in anno aumentano sempre più?
Sollecitato il customer service con diverse email, nessuna spiegazione ai nostri interrogativi è mai arrivata.
Sia chiaro, anche H&M ha adottato la stessa politica di Zara e probabilmente molti altri brand si stanno adeguando. Abbiamo citato il brand spagnolo per la manifesta  e reiterata adozione di una pratica che a noi sembra scorretta e che non rispecchia affatto l'idea di vestire un marchio che dovrebbe avere  una propria linea stilistica e che sicuramente ha la possibilità di avvalersi di designer di grande talento.
Per dovere di cronaca, potremmo anche prendere in considerazione l'ipotesi che siano i siti cinesi a copiare gli stessi modelli di Zara e di altri brand, come spesso fanno con molti altri articoli, ma in quest'ultimo caso si avvertirebbe ad occhio nudo l'abissale differenza nei materiali e nelle rifiniture; nel caso da noi sollevato tutto ciò non si osserva.
Sempre per dovere di cronaca vi postiamo alcuni dei capi più venduti della collezione invernale 2014\2015 e che abbiamo trovato sempre nel sito cinese www.sheinside.com , così, potrete verificare voi stessi quanto da noi affermato potendo fare un salto in negozio e paragonare i prodotti.

Disclaimer: questo post tratta di un'esperienza personale, nessun tipo di compenso è stato ricevuto per citare i brand; il contenuto di esso è frutto di  libera opinione.




Se avete avuto un'esperienza simile, condividetela con noi.

A presto!